Dimissioni se vi resta un minimo di dignità

Dimissioni se vi resta un minimo di dignità
2024-08-24 08:11:50

Dimissioni se vi resta un minimo di dignità

DIMISSIONI SE VI RESTA UN MINIMO DI DIGNITÀ.                                                       Vi evitiamo premesse ed entree di qualsiasi tipo giudicate voi e pure l’attuale Presidente Fise due domandine se le dovrebbe porre .             PIANETA ENDURANCE: Duccio Bartalucci si rivolge agli enduristi dopo le dichiarazioni di Massimo Nova e Nando Torre dei giorni scorsi

In questi ultimi giorni, in molti dal mondo dell’endurance mi hanno invitato ad esporre pubblicamente alcuni fatti di rilievo strettamente correlati alle recenti dichiarazioni con cui il Consigliere Massimo Nova ed il Tecnico Nando Torre hanno improvvisamente cambiato bandiera passando da una posizione ipercritica ad essere tra i primi sostenitori dell’attuale dirigenza.


Un allineamento che però non ha colto di sorpresa i più fini conoscitori dei protagonisti della storia ai quali ahimè, per rinnovarsi, non è bastato cancellare ogni traccia sui propri Social: per loro sfortuna e a salvaguardia della verità infatti, c’è chi é stato previdente e conserva tutto in archivio dalla A alla Z.


Perché io sono per il rispetto assoluto delle opinioni altrui e credo che un uomo abbia il diritto di cambiare idea come e quando meglio crede purché ciò avvenga nel rispetto e nella correttezza delle persone coinvolte.


Posso aver sbagliato una valutazione personale e sono disposto a pagare le conseguenze di un tradimento subito ma non accetto che come ulteriore conseguenza a farne le spese siano i tesserati lasciando che qualcuno abbia per interessi personali addirittura il coraggio di prenderli in giro senza mezzi termini.


Nel corso del nostro ultimo colloquio telefonico, risalente al 24 luglio scorso, Massimo Nova ribadiva il sostegno suo e di Nando Torre alla mia candidatura chiedendomi discrezione per non compromettere gli imminenti impegni sportivi delle squadre nazionali.


Così elevato il numero delle occasioni in cui entrambi avevano, pubblicamente e non, dichiarato di non condividere le scelte o di non apprezzare le decisioni dell’attuale dirigenza che adesso mi sorprende che Nova e Torre abbiano deciso di appoggiare la candidatura di chi ne è a capo.


Dalla mancata adozione del voto elettronico a distanza, al taglio dei fondi all’endurance del 40% per ripianare il bilancio FISE (definendo bonariamente

maldestra la gestione della ESE Srl per i Mondiali 2022 ai Pratoni del Vivaro), alla mancata attuazione di un piano di sviluppo per la disciplina e potrei andare avanti con l’elenco per molto ancora.


Questo cambio di rotta evidenzia un triste aspetto delle attuali dinamiche federali: interessi personali che, puntualmente, prevalgono su quelli dello sport.


Alle imbarazzanti motivazioni elencate nel messaggio whatsapp ricevuto da Massimo Nova venerdì 16 agosto, rispondo ribadendo pubblicamente che continuerò a tendere la mano verso chiunque dimostri concretamente di essere a favore di un cambiamento al vertice.


Più nello specifico, nel suo messaggio, Nova tenta di giustificare il salto della quaglia criticando la mia alleanza con la Campese o con persone a lei vicine…del mondo endurance con cui lui e Torre non sarebbero in buoni rapporti.[n.d.r.non saremo noi di Freendurance o forse i CO dissidenti…chi può dirlo? ]


Colgo dunque l’occasione per ribadire a entrambi e una volta di più anche agli interessati ad un cambio di rotta più in generale che, per vincere e cambiare realmente le cose, è necessario l’appoggio di tutti coloro che dimostrano concretamente di non condividere l’operato dell’attuale governance federale.


Una volta raggiunto lo scopo, sarà poi obbligatorio sedersi ad un tavolo con tutte le componenti, cercando di ripianare le divergenze e trovare una sintesi di obiettivi comuni.


Ricordando in ultimo che la maggior parte delle iniziative di successo di questi ultimi otto anni riferite alla disciplina dell’endurance sono avvenute sotto la mia direzione sportiva, colgo l’occasione per invitare chi come me ha dimostrato con i fatti di avere a cuore gli interessi di questo sport per oltre 50 anni, a fare altrettanto quando, il 9 settembre prossimo, avrà l’opportunità e sarà chiamato ad assegnare responsabilmente il proprio voto.


Da parte mia, continuerò a lottare ogni singolo giorno per regalare un futuro più luminoso a tutto il comparto equestre, fondato sui principi di trasparenza, equità e competenza


Duccio Bartalucci

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DIMISSIONI SE VI RESTA UN MINIMO DI DIGNITÀ.                                                       Vi evitiamo premesse ed entree di qualsiasi tipo giudicate voi e pure l’attuale Presidente Fise due domandine se le dovrebbe porre .             PIANETA ENDURANCE: Duccio Bartalucci si rivolge agli enduristi dopo le dichiarazioni di Massimo Nova e Nando Torre dei giorni scorsi

In questi ultimi giorni, in molti dal mondo dell’endurance mi hanno invitato ad esporre pubblicamente alcuni fatti di rilievo strettamente correlati alle recenti dichiarazioni con cui il Consigliere Massimo Nova ed il Tecnico Nando Torre hanno improvvisamente cambiato bandiera passando da una posizione ipercritica ad essere tra i primi sostenitori dell’attuale dirigenza.


Un allineamento che però non ha colto di sorpresa i più fini conoscitori dei protagonisti della storia ai quali ahimè, per rinnovarsi, non è bastato cancellare ogni traccia sui propri Social: per loro sfortuna e a salvaguardia della verità infatti, c’è chi é stato previdente e conserva tutto in archivio dalla A alla Z.


Perché io sono per il rispetto assoluto delle opinioni altrui e credo che un uomo abbia il diritto di cambiare idea come e quando meglio crede purché ciò avvenga nel rispetto e nella correttezza delle persone coinvolte.


Posso aver sbagliato una valutazione personale e sono disposto a pagare le conseguenze di un tradimento subito ma non accetto che come ulteriore conseguenza a farne le spese siano i tesserati lasciando che qualcuno abbia per interessi personali addirittura il coraggio di prenderli in giro senza mezzi termini.


Nel corso del nostro ultimo colloquio telefonico, risalente al 24 luglio scorso, Massimo Nova ribadiva il sostegno suo e di Nando Torre alla mia candidatura chiedendomi discrezione per non compromettere gli imminenti impegni sportivi delle squadre nazionali.


Così elevato il numero delle occasioni in cui entrambi avevano, pubblicamente e non, dichiarato di non condividere le scelte o di non apprezzare le decisioni dell’attuale dirigenza che adesso mi sorprende che Nova e Torre abbiano deciso di appoggiare la candidatura di chi ne è a capo.


Dalla mancata adozione del voto elettronico a distanza, al taglio dei fondi all’endurance del 40% per ripianare il bilancio FISE (definendo bonariamente

maldestra la gestione della ESE Srl per i Mondiali 2022 ai Pratoni del Vivaro), alla mancata attuazione di un piano di sviluppo per la disciplina e potrei andare avanti con l’elenco per molto ancora.


Questo cambio di rotta evidenzia un triste aspetto delle attuali dinamiche federali: interessi personali che, puntualmente, prevalgono su quelli dello sport.


Alle imbarazzanti motivazioni elencate nel messaggio whatsapp ricevuto da Massimo Nova venerdì 16 agosto, rispondo ribadendo pubblicamente che continuerò a tendere la mano verso chiunque dimostri concretamente di essere a favore di un cambiamento al vertice.


Più nello specifico, nel suo messaggio, Nova tenta di giustificare il salto della quaglia criticando la mia alleanza con la Campese o con persone a lei vicine…del mondo endurance con cui lui e Torre non sarebbero in buoni rapporti.[n.d.r.non saremo noi di Freendurance o forse i CO dissidenti…chi può dirlo? ]


Colgo dunque l’occasione per ribadire a entrambi e una volta di più anche agli interessati ad un cambio di rotta più in generale che, per vincere e cambiare realmente le cose, è necessario l’appoggio di tutti coloro che dimostrano concretamente di non condividere l’operato dell’attuale governance federale.


Una volta raggiunto lo scopo, sarà poi obbligatorio sedersi ad un tavolo con tutte le componenti, cercando di ripianare le divergenze e trovare una sintesi di obiettivi comuni.


Ricordando in ultimo che la maggior parte delle iniziative di successo di questi ultimi otto anni riferite alla disciplina dell’endurance sono avvenute sotto la mia direzione sportiva, colgo l’occasione per invitare chi come me ha dimostrato con i fatti di avere a cuore gli interessi di questo sport per oltre 50 anni, a fare altrettanto quando, il 9 settembre prossimo, avrà l’opportunità e sarà chiamato ad assegnare responsabilmente il proprio voto.


Da parte mia, continuerò a lottare ogni singolo giorno per regalare un futuro più luminoso a tutto il comparto equestre, fondato sui principi di trasparenza, equità e competenza


Duccio Bartalucci