I CONTI IN ORDINE ?????????????

I CONTI IN ORDINE ?????????????
2024-08-02 14:06:03

I CONTI IN ORDINE ?????????????

Un grande evento che diventa un salasso, una partecipata in liquidazione e il bilancio federale aggiustato con contributi pubblici. L'equitazione italiana va al voto e i suoi conti finiscono al centro della campagna elettorale, con i candidati di opposizione che criticano la gestione del presidente, che difende e rivendica il suo operato. La Federazione Sport Equestri (Fise) dal 2017 è governata da Massimo Di Paola. Riconfermato nel

2021, va a caccia del terzo mandato ma il bilancio è in ros-so. In realtà, il 2023 ha chiuso a +134 mila euro, ma solo grazie all'anticipo di mezzo milione di contributi pubblici del 2024. Ed è ciò che contesta l'opposizione: a dicembre Sport e Salute (che eroga i finanziamenti) aveva in effetti previsto questa possibilità, per un massimo del 10%, ma solo fino "all'importo necessario a raggiungere il pareg-gio". La Fise, invece, si è spinta un pochino oltre, appunto di 134 mila euro, per ricostituire anche il fondo di dotazione minimo del patrimonio, ed evitare guai peggiori.

Un piccolo escamotage che comunque - fa sapere la Federazione - era stato autorizzato da Sport e Salute.

Da dove nasce però l'esigenza di ricorrere a questa de-roga. Dall'esperienza infelice della Sport Equestrian events una Srl fondata nel 2020 per gestire gli eventi, in particolare i Mondiali di Pratoni del Vivaro nel 2023 che si è rivelata un flop finito in liquidazione. I Mondiali dovevano chiudersi con una perdita di 1,5 milioni, poi raddoppiata e infine ridimensionata a 2,4 milioni, comunque più delle previsioni. E ciò nonostante la Fise abbia ricevuto circa 2 milioni di contributi pubblici (al netto di 800 mila euro in conto impianti). Così sono stati deliberati diversi versamenti nella società, per totali 3,4 milioni. Risorse federali che sono uscite dalla Fise per esserespese da una società esterna, nel rispetto del Codice appalti e nei limiti del budget approvato - puntualizza la Federazione

-, ma al di fuori del consiglio federale. Mentre la Federazione si è dovuta ingoiare la svalutazione della partecipazione nella società ormai dismessa. Rimane un credito da 1 milione, e il timore che faccia la fine dei prece-denti, ma i revisori hanno attestato che la partecipata ha risorse sufficienti per onorarlo. I candidati Clara Campe-se e Duccio Bartalucci hanno inoltrato un esposto a Coni e a Sport e Salute: "Il presidente Di Paola deve spiegare a tutti le sue scelte". Si vota il 9 settembre.

LORENZO VENDEMIALE


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Un grande evento che diventa un salasso, una partecipata in liquidazione e il bilancio federale aggiustato con contributi pubblici. L'equitazione italiana va al voto e i suoi conti finiscono al centro della campagna elettorale, con i candidati di opposizione che criticano la gestione del presidente, che difende e rivendica il suo operato. La Federazione Sport Equestri (Fise) dal 2017 è governata da Massimo Di Paola. Riconfermato nel

2021, va a caccia del terzo mandato ma il bilancio è in ros-so. In realtà, il 2023 ha chiuso a +134 mila euro, ma solo grazie all'anticipo di mezzo milione di contributi pubblici del 2024. Ed è ciò che contesta l'opposizione: a dicembre Sport e Salute (che eroga i finanziamenti) aveva in effetti previsto questa possibilità, per un massimo del 10%, ma solo fino "all'importo necessario a raggiungere il pareg-gio". La Fise, invece, si è spinta un pochino oltre, appunto di 134 mila euro, per ricostituire anche il fondo di dotazione minimo del patrimonio, ed evitare guai peggiori.

Un piccolo escamotage che comunque - fa sapere la Federazione - era stato autorizzato da Sport e Salute.

Da dove nasce però l'esigenza di ricorrere a questa de-roga. Dall'esperienza infelice della Sport Equestrian events una Srl fondata nel 2020 per gestire gli eventi, in particolare i Mondiali di Pratoni del Vivaro nel 2023 che si è rivelata un flop finito in liquidazione. I Mondiali dovevano chiudersi con una perdita di 1,5 milioni, poi raddoppiata e infine ridimensionata a 2,4 milioni, comunque più delle previsioni. E ciò nonostante la Fise abbia ricevuto circa 2 milioni di contributi pubblici (al netto di 800 mila euro in conto impianti). Così sono stati deliberati diversi versamenti nella società, per totali 3,4 milioni. Risorse federali che sono uscite dalla Fise per esserespese da una società esterna, nel rispetto del Codice appalti e nei limiti del budget approvato - puntualizza la Federazione

-, ma al di fuori del consiglio federale. Mentre la Federazione si è dovuta ingoiare la svalutazione della partecipazione nella società ormai dismessa. Rimane un credito da 1 milione, e il timore che faccia la fine dei prece-denti, ma i revisori hanno attestato che la partecipata ha risorse sufficienti per onorarlo. I candidati Clara Campe-se e Duccio Bartalucci hanno inoltrato un esposto a Coni e a Sport e Salute: "Il presidente Di Paola deve spiegare a tutti le sue scelte". Si vota il 9 settembre.

LORENZO VENDEMIALE